Gruppo del Sileno

Mitologia

Classe: 2°B , Liceo Scientifico Bertolucci, A.S. 2017/18

Coordinato da: Pier Marina Veroni, Gabriella Corsaro

Voce Claudio Mirra, Daniele Napodano, Yasmine Guilo, Giada Mantione e Paolo Saviotti

Dove mi trovo

Storia del personaggio

Il gruppo del Sileno è stato scolpito dall’architetto francese Jean-Baptiste Boudard (1710-1768) nel 1766.

Boudard, nato a Parigi nel 1710, nel 1748 entrò al servizio di Filippo di Borbone che l’anno successivo fu costretto dal trattato di Aquisgrana a trasferirsi a Parma con la sua corte. Anche lo scultore seguì la corte borbonica e si stabilì a Parma.

GIARDINO DUCALE Per i successivi vent’anni lavorò al grandioso programma di ricostruzione del Giardino Ducale, diventando cittadino di Parma nel 1765 e primo statuario di corte nel 1768, oltre a essere nominato sovrintendente per i lavori di scultura e di ornato per il duca. Infatti Filippo di Borbone, nel 1749, decise di ristrutturare totalmente il Parco Ducale, incaricando del lavoro l’intendente generale Guillaume Du Tillot, che a sua volta affidò il progetto all’architetto Ennemond Alexandre Petitot. Nacque così lo splendido parco neoclassico su ispirazione francese, ricco di statue e vasi monumentali in marmo di Carrara che è possibile ammirare ancora oggi.
A Boudard venne così commissionato il ricco arredo scultoreo del Giardino Ducale, che venne realizzato in marmo di Carrara su disegno di Petitot: tra il 1753 e il 1766 lo scultore realizzò numerose statue tra le quali quelle di Bacco, Arianna, Zefiro, Flora, Apollo, Venere, la Naiade rapita, un Sileno e Pale e Trittolemo e Vertumno e Pomona; insieme ad una serie di grandi vasi e, infine, il grande gruppo raffigurante Sileno, la ninfa Egle e i pastori Mnasilo e Cromi.

IL GRUPPO DEL SILENO era pronto nel 1765, ma fu inaugurato nel 1769 con uno spettacolo “Le pastorelle d’Arcadia “rappresentato presso la statua in occasione del matrimonio di Ferdinando di Borbone e Maria Amalia d’Austria. Il gruppo del Sileno venne posizionato all’interno del Giardino Ducale nei pressi del tempietto dell’Arcadia, ma l’originale è stato sostituito negli ultimi anni da una copia in polvere di marmo e resina, per preservarlo dal degrado e vandalismi.

ALTRE OPERE DI BOUDARD IN CITTA’ Molte sue sculture sono conservate a pochi passi dal Parco Ducale presso l’Istituto d’Arte Toschi e l’Accademia Parmense di Belle Arti istituita da Du Tillot, dove l’artista aveva esercitato l’insegnamento con Petitot. Altre sue opere che si possono ammirare in città sono la Vergine incoronata nella nicchia del Palazzo del Governatore in piazza Garibaldi e i vasi del Casinetto su viale Martiri della Libertà.
Boudard morì a 58 anni a Sala Baganza in provincia di Parma dove si era ritirato per curarsi di idropisia e venne sepolto nella chiesa parrocchiale dove è ricordato da una lapide.

Storia del monumento

REALLIZZAZIONE statua : 1765
INAUGURAZIONE statua : 1769 Vedi anche scheda personaggio.


ORIGINE DEL SOGGETTO DELLA STATUA : IL POETA VIRGILIO Il soggetto a cui si è ispirato Jean-Baptiste Boudard per scolpire il gruppo del Sileno è tratto dalla VI Egloga delle Bucoliche di Virgilio. Il gruppo scultoreo ritrae infatti il vecchio Sileno che abbraccia la ninfa Egle, mentre a lato sono presenti i due giovani pastori Mnasilo e Cromi.

Nelle Bucoliche Virgilio narra infatti come i due giovani, avendo sorpreso il vecchio addormentato in una grotta, gli tendano uno scherzoso agguato aiutati dalla ninfa Egle che tinge con delle more la faccia del Sileno. Il Sileno allora si sveglia e comincia a cantare alcuni episodi mitologici:

[…] I ragazzi Cromi e Mnasilo
videro in un antro Sileno giacente nel sonno,
gonfio come sempre le vene di Bacco del giorno precedente:
e discoste, cadute dal capo, erano sparse ghirlande,
e dalla mano un pesante boccale dall'ansa logora gli pendeva.
Aggreditolo, infatti il vecchio spesso li aveva beffati
entrambi con la speranza d'un canto, lo legano con le stesse ghirlande.
Arriva e si aggiunge a loro timidi Egle,
Egle, la più bella delle Naiadi, e a lui che occhieggia
tinge la fronte e le tempie con le more sanguigne.
Egli, ridendo dello scherzo: " Perché mi legate? " disse.
"Scioglietemi, ragazzi; è già abbastanza pensare di averlo potuto.
Conoscete il canto che desiderate; il canto per voi,
per lei ci sarà un altro premio". Ed ecco che egli incomincia.
Allora avresti veduto davvero danzare in cadenza
i Fauni e le fiere, e ondeggiare le rigide querce con le cime.

I SILENI fanno parte delle figure mitologiche greche: erano considerati i geni dell’acqua e si credeva che passassero il loro tempo con le ninfe. Tra queste figure si distingueva il Sileno per eccellenza: un vecchio saggio, amante del vino e con il dono della profezia. Si diceva però che il vecchio facesse delle profezie solo quando era in stato di ebrezza. Sempre secondo la mitologia greca, il Sileno era figlio di una ninfa e di Pan, era il padre dei satiri e a lui venne affidata l’educazione di Dioniso, il dio del vino.

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