Partigiano

2° Guerra Mondiale

Classe: 4°B Informatico, I.I.S.S. Gadda Fornovo, A.S. 2017/18

Coordinato da: Pier Marina Veroni

Voce Lino Guanciale

Dove mi trovo

Storia del personaggio

CHI SONO I PARTIGIANI: Un partigiano è un combattente armato che non appartiene a un esercito regolare, ma a un movimento di resistenza e che solitamente si organizza in bande o gruppi, per fronteggiare uno o più eserciti regolari, ingaggiando una guerra asimmetrica.

Il significato letterale è "di parte", ossia una persona schierata con una delle parti in causa. In Italia, con "partigiano" si intendono i protagonisti del fenomeno della Resistenza che si è sviluppato nei paesi occupati dalle truppe del Patto Tripartito (Germania, Giappone e Italia) durante la seconda guerra mondiale.
Una "lotta partigiana" è una guerra di difesa da parte dei civili contro l'occupazione militare, la conquista o la colonizzazione di un territorio ed è stata dichiarata come lecita dalla XX Assemblea Generale dell'ONU (1965) che afferma «la legittimità della lotta da parte dei popoli sotto oppressione coloniale, per esercitare il loro diritto all'autodeterminazione e all'indipendenza», invitando «tutti gli Stati a fornire assistenza morale e materiale ai movimenti di liberazione nazionale nei territori coloniali».
La differenza tra un partigiano e un soldato, oltre all'irregolarità, alla sua maggiore mobilità e all'impegno politico, è la sua appartenenza al territorio, legata alla difesa di un'area geografica che corrisponde all'area culturale di appartenenza.

RESISTENZA ITALIANA: Per Resistenza italiana, chiamata anche Resistenza, Resistenza partigiana o Secondo Risorgimento, si intende l'insieme dei movimenti politici e militari che in Italia, successivamente all'armistizio di Cassabile, contrastarono l’esercito nazifascista per la liberazione italiana durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il movimento della Resistenza fu caratterizzato in Italia dall'impegno di tutti gli orientamenti politici (comunisti, azionisti, monarchici, socialisti, democristiani, liberali, repubblicani, anarchici) riuniti in maggioranza nel CLN (Comitato di Liberazione Nazionale). I partiti che lo costituivano avrebbero poi formato i primi governi del dopoguerra.
Il periodo storico in cui la Resistenza fu attiva inizia dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 (la nascita del CLN risale al 9 settembre) e finisce nei primi giorni del maggio 1945, durando quindi venti mesi circa. Il 25 aprile 1945 viene scelto per celebrare la fine di quel periodo e fa riferimento alla data dell'appello diramato dal CLNAI per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano dell'Alta Italia.
Le origini della Repubblica Italiana vanno individuate nella Resistenza: l'Assemblea Costituente fu composta per la maggior parte da esponenti dei partiti che avevano creato il CLN. La Costituzione fu perciò fondata sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche e ispirata ai princìpi della democrazia e dell'antifascismo.
Il fenomeno della Resistenza è stato raccontato da vari libri di autori italiani, molti dei quali hanno vissuto l’esperienza della Seconda Guerra Mondiale e della lotta partigiana sulla loro pelle, come: Una questione privata (Fenoglio), Il sentiero dei nidi di ragno (Calvino), L'Agnese va a morire (Viganò), Fausto e Anna (Cassola) e Tiro al piccione (Rimanelli).

Storia del monumento

INAUGURAZIONE monumento : 1956

La statua del Partigiano si trova in Piazzale della Pace a Parma davanti al palazzo della Pilotta, vicino al luogo dove un tempo sorgeva la statua di Vittorio Emanuele II.

DESCRIZIONE: La statua del Partigiano si erge fiera su una grande roccia di Sarnico al centro della composizione, con il mantello che sventola e un mitra in mano. Alle spalle del Partigiano si può vedere il muro della fucilazione, costruito con i mattoni di una casa distrutta nel 1944 dai bombardamenti; di fianco al muro si trova il partigiano appena fucilato, disteso per terra, morente, con i piedi scalzi, la camicia aperta e le mani legate dietro la schiena. La testa è voltata all’indietro negli spasmi della morte, il corpo comunica dolore, ma anche grandezza.
La statua è stata realizzata per volere delle Associazioni partigiane, in ricordo dei partigiani che hanno combattuto con eroismo, hanno visto morire i loro compagni e hanno lottato con tutte le loro forze per conquistare la libertà. Il monumento ricorda a ogni persona che passa per le vie di Parma che non si può essere indifferenti a quegli avvenimenti e bisogna lottare per quello in cui si crede, così come hanno fatto i partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il concorso bandito nel 1954 da un comitato promotore costituito dalla Provincia, dal Comune di Parma e dalle Associazioni partigiane, fu vinto dal progetto dell’architetto Guglielmo Lusignoli. La statua è stata realizzata dallo scultore Marino Mazzacurati e inaugurata nel 1956 con una grande cerimonia a cui partecipò anche il Presidente della Repubblica di quel tempo, Giovanni Gronchi.
Da allora è diventata un monumento importante per la città. Nel 1961 fu vittima di un atto di vandalismo: la statua del partigiano morente, gravemente danneggiata, fu sostituita con una copia, mentre l'originale, dopo essere stata restaurata, fu collocata nel cimitero della Villetta dove si trova tutt’oggi. Accanto alla statua ha voluto essere sepolto il suo scultore, Mazzacurati, sebbene non fosse di Parma.
Un’ulteriore versione in bronzo del fucilato si può ammirare dal 1998 alla Galleria Nazionale d’Arte moderna e contemporanea di Roma.

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